sono meglio di così

un giorno me lo devo tatuare

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La vita prima e dopo

Parentesi spazio-temporali totalizzanti

corpo e mente assorbiti in un improvviso spazio limbale

in cui dolcemente mi adagio e mi faccio cullare.

Tutto ciò che accade durante potrebbe non sussistere più.

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Delle reazioni

Non sono pronta per un’analisi così approfondita. Significherebbe perdere la legittimazione che mi sono accordata di essere una superficiale del cazzo, nonostante alcune puntate più pseudo profonde, che guarda caso non hanno mai riguardato lo studio, se non quando mi sono dovuta “impegnare” facendo la tesina per la maturità – per il resto mi sono sempre appoggiata a ciò che era già stato fatto da altri.

Immagino una stanza dalle pareti nere, è come se il pavimento rosso su cui la piccola me camina, rotola, salta, fa le capriole, conscia del suo essere a mezza altezza rispetto alla reale profondità volumetrica, si rompesse improvvisamente sotto i suoi piedi, facendomi sprofondare nel buio. Il buio delle mie reali capacità.

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Primavera

Oggi pomeriggio mi sono scese delle lacrime – non so ancora se per felicità o tristezza, probabilmente semplicemente perchè quel fatto mi ha scossa così che gli smottamenti hanno provocato tale fenomeno. Si dice che piangere è un modo per sfogare ciò che non riusciamo a tenere dentro, che una donna piange per necessità, per ri-caricarsi.

E’ che sento ancora adesso gli occhi bagnati, strana sensazione.

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In nome dello shopping – ovunque e comunque

In mancanza di una casa mia da riempire di cianfrusaglie di qualsivoglia tipologia e natura, beh, mi occupo della residenza familiare.

Ecco perchè non ho perso tempo ieri per andare alla Lidl a comprare, insieme a una carissima amica nonchè quasi metà della stessa mela, la macchina per fare i Waffel, e perchè lunedì ci tornerò per prendere quella per fare le ciambelline.

Ma soprattutto perchè mi sono iscritta alla loro newsletter, per essere sempre aggiornata sulle offerte del lunedì e giovedì.

E’ un gran bel posto, e la mia (nostra) linea ringrazia!

ps: peccato il preparato per i pancakes fosse finito, ma quello arriverà la settimana prossima direttamente dagli USA ;)
ps2: per chi non conoscesse la Lidl (oVVoVe), si spera conoscerà di certo la parodia messa in onda da quei geni della Gialappa’s, Piccol!!

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Dell’età

Avere 18 anni e sentirsene 23.
Avere quasi 21 anni, e sentirsene scalcitanti 19.

#regressione o ristabilimento degli equilibri?

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Sottovoce

Ogni tanto, volente o nolente, capita anche a me di fare nottata.
Ricercarmi l’insonnia mi fa sentire un po’ in colpa verso coloro che ne sono tristemente naturalmente afflitti, che pagherebbero ciò che hanno di più prezioso per un’ora del sonno di cui io incurante della mia fortuna, e anche soprattutto delle conseguenze nel(i) giorno(i) a venire, mi privo. Ma più spesso ultimamente è lei che viene a bussare alle porte della mia veglia, facendo crollare la sottile parete di quella armoniosa campana che veniva a separarmi per un po’ dalla realtà del mondo fuori di me. Ah, con ciò non dico che faccia sempre dei dolci sogni, ma ammetterete che è tutto preferibile piuttosto che ritrovarsi con gli occhi sbarrati a rigirarsi nel non più comodo giaciglio alla ricerca di un riposo che non viene.

Stanotte però è una di quelle notti in cui questa condizione non mi pesa, in cui sono alzata perchè non ho sonno, in cui mi godo il silenzio della casa addormentata. In cui assisto al fluire dei miei pensieri, in cui condivido la mia temporanea solitudine con chissà quante altre anime, in un effimero momento di pace.

#e chissà cosa fai quando sei ancora alzato alle tre di una domenica notte che è già un po’ lunedì

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Printemps

E’ la prima volta che non mi sento in ritardo. Mi sento sul binario giusto – oddio il binario, va beh ma è un’immagine che per ora va bene – adoro parlare per immagini, cerco sempre di mostrare agli altri quello che sento, coloro le parole e le disegno perchè dentro di me accade proprio questo, una sensazione richiama subito alla mente un paesaggio, un oggetto, un profumo che si spande nell’aria – dicevo. L’hanno scorso quando c’è stata l’ora legale ho lasciato l’orologio della sveglia indietro. Tutti gli orologi di camera mia, in realtà, solo il cellulare era giusto. Il perchè non lo so, fatto sta che con l’ora solare non ho dovuto modificare l’orario. Oggi no, li ho cambiati tutti. E poi l’anno scorso ascoltato le canzoni primaverili in piena estate, quasi tutte, e “prende bene stare fuori oggi che è primavera” mi suonava un po’ stonato. Quest’anno no, quest’anno è primavera da sei giorni e mi sento rifiorire, con le mie canzoni allegre e zompettanti nelle orecchie.

E nemmeno rotolo letargicamente più, adesso zompetto.

#ti zompetterei incontro vedendoti scendere sul binario

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